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Il Trentino e la costiera amalfitana per una nuova idea di turismo

Incrociare le migliori idee provenienti dal Trentino Alto Adige sul turismo 4.0 e innovativo e riproporlo nella costiera amalfitana è un programmazione interessante e già riuscita. Gli studenti del Liceo scientifico ‘Francesco Severi’ di Salerno hanno svolto una serie di lezioni all’aperto lungo i sentieri della Costiera Amalfitana nell’ambito di un Pcto (Percorso per le competenze trasversali e l’orientamento) realizzato con la collaborazione di diversi enti ed associazioni, tra cui l’Azienda di soggiorno di Bolzano, Legambiente e la società di consulenza Gruppo Iovine. Gli eventi epocali e il cambiamento climatico degli ultimi anni hanno evidenziato in maniera molto chiara la necessità di rivedere il modo di pensare alla risorsa turismo come qualcosa di stabile e definito nelle sue modalità di proposta e di fruizione. Riuscire ad attivare un percorso di programmazione che veda coinvolte le rappresentanze del mondo imprenditoriale, quelle del lavoro dipendente e le Istituzioni a tutti i livelli di competenza. Elemento di successo di una proposta turistica che vuole cogliere tutte le occasioni della domanda delle nuove platee di fruitori saranno la qualità e la formazione professionale che, unite al valore dell’occupazione ed alla valorizzazione anche delle aree finora meno coinvolte nei processi di sviluppo, costituiscono gli elementi fondativi del modello turistico moderno. Transizione ecologica, mobilità sostenibile, slow tourism sono inevitabilmente le direttrici di sviluppo economico a livello globale, in un contesto in cui l’Italia ha un enorme vantaggio competitivo.

Il Trentino Alto Adige dimostra che il turismo sostenibile non solo è una possibilità ma una realtà concreta che porta notevoli risultati occupazionali e sociali. Il progetto, che ha coinvolto gli alunni del Liceo ‘Severi’ di Salerno dall’anno scorso, ha avuto tra gli obiettivi primari anche la sensibilizzazione degli studenti alla cultura dell’uso sostenibile delle risorse naturali. I giovani vanno infatti preparati a comprendere i benefici della transizione ecologica che si configurano come opportunità di lavoro oltre che di miglioramento della qualità della vita. Il turismo slow è una realtà importante che apre enormi opportunità anche per i giovani che hanno la sensibilità di proporsi come guide o animatori turistici in un Paese come l’Italia che ha veri e propri angoli di paradiso. Riuscire a riproporre nelle zone meridionali il modello di eccellenza turistica del Trentino Alto Adige rappresenta un’occasione di crescita economica e occupazionale per i giovani del Sud che merita ulteriore approfondimento e una opportuna e certosina divulgazione.

Terra Next: l’acceleratore per le startup della bioeconomia

Terra Next, l’acceleratore per startup e PMI innovative che operano nel settore della bioeconomia, ha visto il suo lancio nel tessuto economico nazionale. Terra Next è un programma triennale, che prevede di accelerare fino a 30 startup, permettendo loro l’accesso a momenti di formazione e ad un percorso strutturato di supporto verso la validazione del proprio modello di business. L’iniziativa di formazione alla creazione d’impresa nasce grazie alla sinergia tra CDP Venture Capital e la Rete Nazionale Acceleratori CDP, un network presente su tutto il territorio, con l’obiettivo di aiutare la crescita di startup specializzate nei mercati a maggiore potenziale. Sono coinvolti nel progetto anche Intesa Sanpaolo Innovation Center in qualità di co-ideatore e promotore, insieme a Cariplo Factory che gestirà operativamente il programma.

L’opportunità è quella di rivoluzionare la base industriale creando nuove catene di valore e processi produttivi più verdi ed economici, proteggendo la biodiversità e l’ambiente.  Un cambiamento di cui beneficeranno soprattutto le prossime generazioni.  Dove ci sono scarti, noi vediamo materia prima. Dove ci sono rifiuti, noi vediamo risorse. Dove finisce il ciclo di vita di un prodotto, noi vediamo un nuovo inizio.  L’economia “bio” vale 317 miliardi di euro; in Italia occupa circa due milioni di persone.  Anche se in pochi lo sanno, la Bioeconomia è un’eccellenza del Made in Italy.  Grazie alla capacità rigenerativa della natura, alla ricerca e all’innovazione tecnologica, possiamo accelerare la transizione verso modelli di sviluppo sostenibili e resilienti.  

Con una dotazione iniziale di circa 3,8 milioni di euro stanziati dal Fondo Acceleratori di CDP Venture Capital oltre a circa 1,3 milioni stanziati da Intesa Sanpaolo Innovation Center e i partners, Terra Next è progettato su un asse temporale di 3 anni. Ogni anno verrà lanciato un percorso di accelerazione di 12 settimane con base a Napoli, nel quale le startup selezionate – fino a 30 nell’arco dei 3 anni – avranno l’opportunità di crescere attraverso mentorship, formazione, networking e momenti di approfondimento frontale dedicati al consolidamento della value proposition e del modello di business, alla validazione tecnica e alla prototipazione delle soluzioni, al supporto al go-to-market e al fundraising. Il programma è rivolto alle startup e alle PMI innovative che sviluppano soluzioni e servizi nel settore della bioeconomia.

Preparare i Comuni per i bandi del PNRR

Nei prossimi mesi si prevede un calendario ricco per i comuni e le realtà istituzionali della nostra Penisola con le scadenze dei bandi per 10,8 miliardi, più di un quarto della fetta comunale del Recovery: il numero e la qualità delle risposte locali offrirà la base per pronostici più circostanziati di quelli circolati fino ad oggi. I Comuni sono chiamati a replicare il tasso di risposta realizzato sulla rigenerazione urbana, che ha spinto il governo all’integrazione dei fondi per 905 milioni in arrivo con emendamento al Milleproroghe o al Sostegni-ter. Marzo sarà il mese “infrastrutturale”, giocato tutto nella missione 1 con la scadenza degli avvisi per gli investimenti nell’«attrattività dei borghi» (580 milioni, 15 marzo), parchi e giardini storici (300 milioni, 15 marzo) e per l’efficienza energetica di cinema e teatri (200 milioni, 18 marzo).

Purtroppo, però, gli enti locali – soprattutto al Sud – spesso non sono nelle condizioni di poter sfruttare al meglio queste opportunità, in particolare per carenze finanziarie e di organico. Per questo, il governo ha messo in campo una serie di strumenti per supportare l’azione di Comuni, Province, Città metropolitane e Regioni, con un’attenzione particolare al Mezzogiorno. Si tratta di azioni volte a potenziare gli organici delle amministrazioni locali con figure tecniche specifiche, a ricercare progetti per determinati obiettivi, a fornire assistenza nelle varie fasi di programmazione e realizzazione delle opere. Inoltre, nell’ambito del decreto-legge ‘Recovery’’ un altro emendamento approvato alla Camera dei deputati consentirà all’Agenzia per la Coesione territoriale di stipulare contratti di collaborazione a personale specializzato e professionisti, che andranno a supportare Comuni, Province e Città metropolitane del Mezzogiorno. L’obiettivo è di accelerare la definizione e l’attuazione degli interventi del PNRR e delle politiche di coesione nazionali ed europee. Le Regioni possono richiedere di utilizzare risorse dei Programmi operativi complementari (POC), finanziati dai Fondi strutturali europei e cofinanziati con risorse nazionali, per azioni di supporto tecnico e operativo all’attuazione dei progetti del PNRR.

L’agenda green del PNRR e la promozione dell’economia circolare

Il nuovo anno emergerà con prospettive economiche legate alla promozione dell’economia circolare e alle dinamiche dell’agenda green del PNRR. Notizie importanti che vedranno il protagonismo del Ministero della Transizione ecologica nel predisporre l’attesa strategia nazionale per l’economia circolare e il programma per la gestione dei rifiuti. Pilastri progettuali gettati nel corso del 2021 con il lancio di sette bandi per progetti a supporto della raccolta differenziata e impianti di riciclo. 

Bandi aperti fino a metà febbraio 2022 rivolti a imprese, Comuni ed Enti di Governo d’Ambito Territoriale Ottimale e focalizzati sul riciclo di RAEE – rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche, carta e cartone, plastica e frazioni tessili ma anche sul miglioramento degli impianti di trattamento, raccolta e riciclo. Come testimonia il report ‘100 Italian circular economy stories’ presentato dalla Fondazione Symbola e da Enel a metà dicembre 2021, l’Italia va forte nell’economia circolare e ha la più alta percentuale di riciclo sulla totalità dei rifiuti: il 79,4%, il doppio rispetto alla media europea (49%). Un primato che va mantenuto attraverso investimenti mirati e normative adeguate ai tempi. Benché rappresenti un settore di eccellenza per l’Italia, infatti, l’economia circolare non ha ancora una strategia nazionale cui fare riferimento.

Ma il 2022 dovrebbe cambiare le carte in tavola. La notizia, in realtà, era nota: con la chiusura, a inizio dicembre, della consultazione pubblica sulla strategia il MiTe ha dato una prima indicazione temporale: la strategia per l’economia circolare dovrebbe vedere la luce entro fine giugno 2022. D’altronde come abbiamo avuto modo di relazionare durante un evento presso l’Aula consiliare del Comune di Castelforte, in provincia di Latina, la ricerca storica ha consentito di comprendere le potenzialità del Medioevo e la pratica del recupero dello scarto con l’introduzione del primordiale concetto di circolarità della produzione, ove le risorse scarse andavano reimpiegate in ulteriori e diverse produzioni, con l’esaltazione del rapporto uomo-natura, di cui l’opera del Sommo Poeta è intrisa, al pari del celeberrimo Laudato sii del quasi contemporaneo San Francesco d’Assisi, un’opera di straordinaria bellezza poetica e di ispirazione per l’Economy of Francesco.

Affrontare e comprendere le sfide e i valori legati all’autenticità dei luoghi, con l’obiettivo di abbracciare un concetto di sostenibilità economica e ambientale in grado di rilanciare la micro-territorialità attraverso il turismo sostenibile e l’economia circolare. L’obiettivo è promuovere lo sviluppo sostenibile, economico, sociale, culturale e ambientale dei piccoli Comuni maggiormente afflitti dal rischio idrogeologico, dallo spopolamento e dall’inadeguatezza dei servizi sociali essenziali che causano disagio insediativo. Un segnale importante per la promozione di economie di qualità e del turismo sostenibile che fa bene sperare per la rinascita anche sociale e culturale delle piccole comunità.

Un caffè virtuale motivazionale con il Dott. Ettore Manildo. Domande e risposte pratiche per una ripresa post-covid19 all’insegna del successo.

18 maggio 2020. La grande riapertura. Da oggi la prova generale di una fase di ripresa che stavamo aspettando con ansia. Ma per ripartire con il piede giusto e, soprattutto, con la giusta mente, è necessario mettere in campo tutte le risorse. Non solo quelle economiche e finanziarie che sono fondamentali per il nostro tessuto imprenditoriale e per la tenuta della nostra economia. E’ necessario che il nostro corpo, la nostra mente, siano nella direzione giusta, cioè siano in grado di accettare la sfida, l’incertezza, la paura, il cambiamento. Dietro ogni impresa, dietro ogni sistema economico c’è l’essere umano, che attraverso le sue idee, i suoi comportamenti, le sue decisioni guida con precisione e competenza la difficile macchina del progresso e degli scambi commerciali. La meta è il benessere economico e sociale diffuso attraverso le dinamiche del profitto e del giusto compenso ai lavoratori.

Per questo motivo da oggi, pubblicheremo una serie di consigli di esperti, imprenditori di successo, grandi esponenti del mondo economico e culturale, non solo italiani, che ci aiuteranno a comprendere dal loro punto di vista ciò che sta accadendo e come sfruttare questo momento di crisi in una grande opportunità facendo leva su assets strategici  delle imprese e del nostro essere uomini e donne in grado di superare i nostri limiti per un obiettivo più grande: la costruzione di un sistema economico rinnovato in grado di imparare dal passato e resistere agli attacchi del futuro.

Intervisteremo anche persone comuni che possono raccontarci una storia, un’esperienza che ci può dare lo spunto giusto per ripartire e per non sentirci sconfitti. Nessuno deve restare indietro. Questa deve essere la nostra convinzione, il nostro impegno e la nostra responsabilità. Tutti siamo parte del tutto e sebbene non possiamo agire su dinamiche altissime e di programmazione nazionale e internazionale, possiamo legare i nostri sforzi comuni per un network di cooperazione che rende tutti vincenti.

E’ per questo motivo che oggi abbiamo voluto iniziare a prendere il nostro primo caffè virtuale con un esperto nazionale in materia di benessere psicofisico, un motivatore, uno studioso dell’animo umano e dell’impatto che il nostro atteggiamento ha sul nostro corpo. “Andrà tutto bene” ci siamo detti per due mesi.  Adesso dobbiamo crederci, crederci fino in fondo. Vediamo come.

 

RALIAN:    Dott. Manildo,  Lei è conosciuto a livello nazionale e internazionale come grande motivatore umano, oltre che come esperto  di medicina naturale e Kinesiologia. Ci può spiegare in cosa consiste la sua attività e quali sono gli obiettivi cui il suo lavoro appassionato tende?

Dott. Manildo: Io mi occupo fondamentalmente di medicina naturale o complementare, in particolare di Osteopatia e Kinesiologia Applicata, quest’ultima è una tecnica diagnostica non nosologica in grado di intercettare e risolvere una serie di disturbi definiti funzionali, che spesso non si evidenziano dalle indagini strumentali come analisi, risonanze magnetiche, Tac .

E quindi la Kinesiologia applicata ci aiuta a capire il perché di molti disturbi come : emicrania, reflusso gastrico, sovrappeso, gonfiore addominale, prurito, disturbi sul sonno, stanchezza cronica, dolori articolari e altro . Queste tecniche mirano al riequilibrio psicofisico del corpo, prima che questi disturbi si trasformino in malattie croniche, dove poi diventa fondamentale l’utilizzo di farmaci e terapie convenzionali.

I protocolli operativi della K.A. e dell’Osteopatia sono del tutto naturali, basati sull’utilizzo di Fitocomplessi ( Olii essenziali, gemmoderivati, oligoelementi, essenze floreali, macerati acquosi ) e poi abbina l’alimentazione, che deve essere detossificante e alcalinizzante. Queste due tecniche, non sono mai invasive e sono prive di controindicazioni e effetti collaterali e rientrano in un nuovo approccio alla salute, in termini di prevenzione con una nuova visione olistica a 360  gradi .

R:    Normalmente si usa scindere la sfera emozionale dall’ambito economico. Tuttavia, le teorie sociologiche e l’applicazione pratica dei sistemi motivazionali, l’umanizzazione dei processi economico – produttivi, l’esaltazione dell’importanza delle cd soft skills sono sempre più ritenute fondamentali all’interno delle potenzialità umane in ambito aziendale. Secondo Lei in questo momento quanto la sfera emozionale può contaminare, pregiudicare o piuttosto agevolare, boostizzare la ripresa umana in un’ottica economica e professionale?

D.M.: La sfera emozionale svolge un ruolo fondamentale sia per quanto riguarda lo stato di salute della persona, sia nei confronti della propria autostima e quindi nel l’atteggiamento positivo verso se stessi, verso gli altri e verso tutti gli aspetti della vita, non ultimo quello legato alle capacità di sviluppo in ambito economico e professionale. Solo negli ultimi 20 anni la scienza, e in particolare la medicina, hanno posto l’attenzione sui collegamenti tra la mente e il corpo fisico, attraverso lo studio di una branca dal nome PNEI, sistema psico neuroendocrinoimmunologico, che si occupa dei collegamenti tra il sistema nervoso centrale, il sistema immunitario e quello endocrino.
I conflitti emozionali e le emozioni in genere possono causare alterazioni del sistema psichico – fisico e,  oltre a generare malattie, possono indurre il soggetto ad evolvere verso un’entropia distruttiva anziché costruttiva. Per entropia costruttiva intendiamo tutti i fenomeni che aumentano l’ordine e riducono il “caos “; al contrario quella distruttiva aumenterà il disordine.
Il pensiero costruttivo sara’ in grado di generare nuove idee, utili nei momenti di difficoltà economica e professionale.  Spesso la fortuna o la sfortuna dipendono solamente da quanto siamo in grado di sviluppare pensieri e azioni costruttive o distruttive.
I pensieri sono un insieme di fotoni che vanno tutti nella stessa direzione; per cambiare la loro direzione ,bisogna acquisire una nuova consapevolezza in modo da trasformare la realtà che ci circonda.
Ai fini di una ripresa economica, la prima cosa da fare è cambiare le credenze e le convinzioni che sono intrappolate dentro di noi e condizionano la nostra vita . La fisica quantistica ci insegna che il pensiero genera materia: la realtà che viviamo non è scollegata da noi, ma è un riflesso di quello che pensiamo e se pensiamo in modo costruttivo, potremmo assistere a successi e traguardi fino ad ora impensabili anche in ambito professionale.

R:     Siamo appena usciti da una delle emergenze sanitarie più difficili della nostra storia recente, abbiamo vissuto isolamento, ancora affrontiamo il distanziamento sociale. Quali sono secondo Lei, le conseguenze a breve, medio, lungo periodo nelle persone e di cosa c’è bisogno, compatibilmente con la prevenzione del contagio, per aiutare gli individui in questa delicatissima fase di ripresa?

D.M.: L’emergenza sanitaria sicuramente ha cambiato e cambierà in parte il nostro modo di vivere.  In questa fase di emergenza mondiale, bisognerà imparare a convivere con il virus, attuando in primis il distanziamento e tutte le norme necessarie affinché si resti protetti dal contagio. Secondo la mia modesta opinione però, la forza virulenta del virus e le contromisure che i vari governi e le strutture sanitarie saranno in grado di mettere in campo, potranno rivelarsi sufficienti, per far sì che l’economia mondiale, e quindi il lavoro, possa piano piano riprendere e permettere a tutti di poter vivere come prima , se non meglio di prima. Tutte le esperienze drammatiche ci hanno insegnato che dopo un periodo difficile c’è sempre una ripresa e la sofferenza porta sempre nel genere umano dei cambiamenti (o almeno si spera)  e quindi maggior rispetto per la natura,verso  gli animali e nel proprio modo di vivere.
Per poter affrontare meglio un eventuale ritorno dell’epidemia o il sopraggiungere di una malattia è necessario migliorare la nostra alimentazione e quindi le condizioni del nostro intestino: quest’ultimo è fondamentale per una risposta immunitaria efficiente . Anche la paura svolge un ruolo importante per lo sviluppo delle malattie ,in particolare quelle del polmone e del sistema respiratorio. Avere paura significa indebolire la capacità del nostro sistema immunitario nella lotta contro gli agenti patogeni (virus e batteri) . Per vincere la paura , posso consigliare di praticare alcune forme di meditazione passiva, come la recitazione di un mantra o di una preghiera di qualsiasi religione si tratti, oppure dedicare alcuni minuti al giorno alla meditazione o ad alcune tecniche di respirazione profonda. Tutte queste tecniche mirano al rilassamento e quindi portano all’attenuazione di fenomeni come ansia e depressione.

R:     L’esperienza umana, economica e civile insegna che nel succedersi di crisi che hanno scosso l’umanità ci sono delle opportunità da cogliere. Dal punto di vista del percorso emozionale e motivazionale quali sono a Suo parere le opportunità da cogliere per vivere al meglio nel prossimo futuro, memori dell’esperienza vissuta? E quanto la carenza di un’attività emozionale e motivazionale sana possono condurre a crisi sociali e a disordini nel vivere civile?

D.M.: Nel momento in cui viviamo una crisi , ci troviamo di fronte ad un bivio improvviso; noi possiamo scegliere la strada da seguire: lasciarsi andare allo sconforto e alla sconfitta , oppure possiamo cambiare il nostro destino, perseguendo il nostro benessere e gratificazione professionale.  Le crisi possono essere un pericolo , oppure un’opportunità.
La pandemia e la conseguente crisi economica, possono offrirci il desiderio di creare un mondo migliore e se non ci lasciamo coinvolgere dal pensiero pessimistico , possiamo creare le basi per una nuova vita, o anche un nuovo lavoro.

Questo periodo di Lockdown ci ha permesso di essere un po’ più riflessivi e introspettivi e, a volte , quando si è in silenzio e nella tranquillità delle proprie mura domestiche, la nostra mente può elaborare concetti e idee strategiche per affrontare in modo diverso  quello che abbiamo fatto fino ad ora. Per concludere, la crisi non deve annientarci, ma deve portarci al cambiamento che desideriamo vedere nel nostro modo di vivere , per la nostra salute e per la nostra stessa sopravvivenza. Dobbiamo essere convinti di poterlo attuare, perché’ il nostro destino è solo nelle nostre mani .

R:     Lei si occupa anche di kinesiologia ed osteopatia. Quanto l’assenza di sport, la privazione di attività aerobica, specie nei bambini e nei ragazzi può essere pregiudizievole per una crescita corretta nel corpo e nello spirito? Quanto l’essere slegati dalla natura, dalla quale ancestralmente discendiamo, ci ha creato una distanza emozionale e come aiutare i nostri figli, i nostri ragazzi e le persone in genere a colmare quel gap che giocoforza abbiamo dovuto scavare nelle nostre vite?

D.M.: Durante il Lockdown , l’impossibilità ad uscire e praticare attività ludiche o sportive, ha creato negli adulti, ma soprattutto nei bambini fenomeni di sedentarietà con relativo aumento di peso e disagio psicologico. L’attività motoria è fondamentale per lo sviluppo psicomotorio del bambino, in particolare modo da 0 a 12 anni, quando si sviluppano tutti i fattori più importanti di psicomotricità come l’equilibrio, la lateralita’, la coordinazione… Tenere un bambino in casa è come imprigionare un uccello in gabbia.  Il bambino ha bisogno di socializzare, vivere la natura e forgiare il carattere; tenerlo imprigionato a casa, senza che sia in grado di capire cosa realmente stia succedendo, può causargli traumi emotivi. Per colmare questo gap la presenza della famiglia e’ fondamentale: la  figura del genitore deve sostituirsi a quella di un suo coetaneo, trasferendogli la percezione che nulla sia successo e che tutto ritornerà come prima.
I bambini in età scolare hanno dovuto inoltre scontrarsi con una realtà nuova, inizialmente forse accattivante, ma di sicuro penalizzante non solo per la loro formazione ma soprattutto a livello emotivo e salutistico.  Arduo il compito di genitori e insegnanti a cui va tutta la nostra comprensione.

Consiglio vivamente a chi ha la possibilità, di tenere i propri figli più tempo possibile all’aria aperta, fargli fare passeggiate a contatto con la natura, in compagnia, nei boschi o sulla spiaggia. L’importante è tenerli lontani da televisione, e videogames per una sorta di disintossicazione. E se hanno la fortuna di avere i nonni , sarebbe bello e opportuno che trascorressero più tempo con loro per rimediare al tempo perso.

R:     Può dirci 5 parole che secondo Lei dobbiamo ripetere ed attuare come un mantra per aiutarci nei momenti di smarrimento, di paura e di incertezza per il futuro?

D.M.: Nei momenti in cui troviamo sconforto e la paura ci assale , io consiglio di scrivere o pensare , possibilmente all’aperto e su un prato verde , questo mantra :

1) io non so dove sarò
2) io non so con chi sarò
3) io non so cosa farò ,
Ma una cosa è certa, che nel futuro sarò molto meglio di quanto non lo sia adesso .

Possiamo recitarlo due o tre volte e se l’abbiamo scritto su un foglio di carta , sarebbe il caso che dopo la recitazione il foglio fosse bruciato e restituito all’universo.

Ringraziamo il Dott. Manildo per aver virtualmente preso un caffè con noi e condiviso tematiche importanti per la nostra ripresa emotiva ed economica. Dedichiamo quest’intervista a tutti gli imprenditori, tutti i lavoratori e a tutte le famiglie che stanno vivendo lo sconforto profondo dell’incertezza. Accanto a misure di carattere nazionale di sostegno al reddito deve esserci la profonda convinzione che il nostro atteggiamento condiziona il nostro vivere, i nostri risultati.

Vi diamo appuntamento al prossimo caffè virtuale.

Ci sposteremo virtualmente in Francia con il Chief Financial Officer di un’importante realtà di accelerazione ed incubazione di start up che opera a livello mondiale.

 

RALIAN Research & Consultancy.

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